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Giovedì, 18 Giugno 2015 19:03

La morte di Gesù In evidenza

Scritto da 

Adriana Destro - M.Pesce, La morte di Gesù. Saggi Rizzoli

recensione

La morte di Gesù ha incendiato il mondo, generazione dopo generazione. Oggi non è un problema risolto  o un argomento superato. Il contrario. Chi sa che cosa è avvenuto al momento della crocifissione a Gerusalemme e nei giorni immediatamente successivi alla esecuzione di Gesù? Cosa si può sapere di quei momenti dai testi di cui disponiamo? 

Col crescere della letteratura su Gesù è aumentata la nostra consapevolezza del dramma che ha vissuto. Cosa rimane ancora di misterioso e di non detto? Gesù voleva veramente morire? Cosa hanno capito i suoi compagni che sono rimasti improvvisamente senza leader? Quali erano le loro maggiori incertezze,le loro paure? Alcuni di loro abbandonarono il progetto di Gesù. Si dispersero.

“L’abbandono di Gesù da parte dei discepoli al momento dell’arresto è un evento talmente sconvolgente che per lungo tempo non si riuscì a rimuovere (…) Il punto sta tutto qui: i seguaci non si aspettavano la fine del leader. La sua uccisione fu un esito inconcepibile e del tutto contrario alle loro attese” (”La morte di Gesù, pp 181).

Perché fu talmente inconcepibile e sconvolgente? Perché non se lo aspettavano? Cosa veramente significa la loro confusione? Che interpretazioni diedero dello scandalo della uccisione del loro leader? Come hanno riletto ciò che avevano vissuto con Gesù? A cosa condusse questo loro sconvolgimento?

Sui discepoli che non fuggirono abbiamo fatto molte riflessioni, alcune non sono mai state fatte prima. E abbiamo cercato di dare una documentazione ampia e pertinente alle loro esperienze i questi uomini rimasti soli, con mille problemi, dopo la morte di Gesù. Abbiamo cioè cercato di dare una base comprensibile ad un problema molto complesso, che ha condizionato e continua a condizionare la storia culturale e religiosa dell’occidente (e non solo): la morte degradante di un maestro cercato e acclamato.

A.De

Chi ha capito la morte di Gesù? Forse molti, ma le domande non si sono esaurite.  Quello che sappiamo sulla sua tragedia e sulla sua scomparsa l’ho abbiamo appreso solo da testi, da una varietà di testi. Sono gli scritti che ci hanno lasciato uomini da lui istruiti che furono colpiti da quella tragedia. Sono scritti  diventati fondamentali e intoccabili.

Come è possibile oggi interrogare questi documenti, dopo tanti secoli? Cosa contengono ancora di inesplorato?  Noi siamo convinti che contengano tracce che possono portare a nuove scoperte. Sulle convinzioni stesse di Gesù a proposito della propria morte, ad esempio.

A.De   

Letto 4407 volte Ultima modifica il Venerdì, 19 Giugno 2015 17:06

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Adriana Destro

Ordinaria di Antropologia culturale Università di Bologna, Facoltà di Lettere, Dipartimento di Discipline storiche. Dal 1994. Fondatrice del LEA - Laboratorio Etno-Antropologico dell'Ateneo di Bologna.. (continua)